DEVITALIZZAZIONE

Quando si presenta una carie profonda (3° stadio), cioè si arriva ad intaccare la polpa, l’unica soluzione da attuare resta la devitalizzazione dentale. Permette di allontanare in misura significativa il rischio di estrazione grazie alle moderne tecniche. La devitalizzazione è un'operazione chirurgica che consiste nell'asportare la polpa, comunemente definita “nervo”, di un dente, tramite cura canalare. Se non si procede con la devitalizzazione, un dente infetto può portare a gravi complicazioni: dolori intensi soprattutto in risposta a stimoli di caldo e freddo, propagazione dell'infezione, i batteri possono diffondersi nei tessuti circostanti, creando ascessi o colpendo altri denti e gengive. Ricorrere alla devitalizzazione è un valido aiuto anche per prevenire l'estrazione del dente stesso.

Cosa fare dopo una Devitalizzazione

Finito l'effetto dell'anestesia è possibile che si presenti un po' di dolore, anche dovuto all'infiammazione della gengiva. Se il dolore è tenue si può provare a mettere un po' di ghiaccio e ricordarsi di mantenere una corretta igiene orale per favorire la guarigione dell'area ed evitare infezioni. Se il dolore diventa più forte, consultare subito il proprio dentista, il quale consiglierà l'utilizzo di un medicinale antidolorifico o una visita di controllo per avere un quadro più preciso della situazione.

Cosa NON fare dopo una Devitalizzazione

Si raccomanda di evitare cibi duri, appiccicosi, troppo caldi o freddi, e alimenti zuccherati per qualche giorno successivo al trattamento. Sarebbe consigliabile evitare di consumare anche bevande quali caffè, tè o molto acide. Bandire per più possibile anche il fumo, poiché potrebbe ritardare la guarigione della gengiva ed infiammarla ulteriormente. Evitare il "fai da te" o i consigli sui social network, non assumere antidolorifici o antibiotici senza lo stretto parere del dentista. che ha eseguito l'intervento.